Molti genitori pensano che i figli, se avessero libertà, diventerebbero irresponsabili e tirannici.
La verità è l’esatto contrario.
Un figlio si ribella a qualcosa che non accetta o non condivide. Imporre regole senza rendere partecipi i propri figli è sempre un errore.
Ovviamente va tenuto conto dell’età, ma è fondamentale che i figli non sentano la vita familiare come un’imposizione che devono subire.
Questo significa che le regole comuni vanno discusse e condivise e tutti devono essere d’accordo.
Per crescere i figli è indispensabile lasciargli tutta la libertà che gli serve.
Educare non vuol dire imporre regole e schemi che devono accettare, ma saper tirare fuori quel che loro hanno, imparare a valorizzare risorse e potenzialità.
Così come per crescere una pianta ha bisogno di terra, luce e sole, nonché di acqua, i bambini, e noi tutti quindi, abbiamo bisogno di libertà, responsabilità, amore.
Se vogliamo aiutare i nostri figli a crescere dobbiamo dare loro queste cose.
Dobbiamo insegnare ai nostri figli a essere liberi e indipendenti, a ragionare con la propria testa coinvolgendoli, ad esempio, nelle decisioni di casa, non scegliendo per loro come vestirsi ma spingendoli a valutare e aiutandoli a identificare i parametri su cui stabilire come agire.
Non dovremmo mai imporre una decisione ma aiutarli sempre a comprenderla e, magari, migliorarla con il loro aiuto.
Quando permettiamo ai figli di partecipare attivamente alle scelte comuni, sanno tirare fuori non solo molta creatività e praticità, ma anche molto altruismo e buon senso.
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